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Lady Diana: gli abiti cult della "Principessa triste"

A vent’anni dalla scomparsa della principessa Lady Diana, una mostra dedicata agli abiti cult che hanno accompagnato la sua vita a corte.

Lady Diana: un’icona di moda e di eleganza. Principessa conosciuta in tutto il mondo ed amata dai Media per la sua raffinatezza e per le sue iniziative umanitarie. Donna amabile, dal carattere forte. Caratterizzata da estrema sicurezza nel modo di affrontare la vita e nell’indossare gli abiti. Pezzi di alta sartoria, diventati iconici e leggendari.
A corte le viene insegnato il Bon Ton e l’etichetta fin da subito, quando appena ventenne conosce il Principe Carlo. La rigidità della corona inglese, quella che ha sempre messo alle strette la Principessa Diana, è perfettamente leggibile nel famoso tuxedo nero di Bellville Sassoon. Abito nero e sicuramente insolito, per essere di corte.
Come dimenticarsi poi degli abiti indossati negli anni 80? Quando ormai era diventata un simbolo della moda internazionale ed esercitava una grande influenza  sulla sua generazione? Ad esempio, quando nel 1986 entrò nella corte degli emiri con un Long Dress di Catherine Walker color champagne. O quando a Tokyo indossò un Victor Eldestein di velluto blu, diventato famoso per il ballo che fece con John Travolta.
Uno degli abiti più discussi della Principessa Diana è sicuramente l’Elivis Dress. Bolerino bianco tempestato di diamanti abbinato ad un diadema sulla testa. Anche questo, di Catherine Walker, la sua stilista preferita.

Ora, tutti hanno la possibilità di ammirare con i propri occhi questi pezzi di Alta moda:

Ci sono molti altri abiti di Lady Diana di cui varrebbe la pena parlare. Forse troppi. Molti di questi fanno parte di collezioni private. Dal 24 febbraio scorso, però, è stata allestita una mostra intitolata Diana: Her Fashion Story, al Kensington Palace di Londra. Espone 26 tra gli abiti più significativi della Principessa. Infatti, in occasione dei vent’anni dalla sua morte, i figli Harry e William hanno insistito per ricordare la madre attraverso gli abiti con cui l’ha conosciuta tutto il mondo.
Harper’s Bazaar ha definito la mostra “la biografia della Principessa triste”. Gli abiti sanno infatti raccontare la vita di Lady D. come nessun altro mezzo riuscirebbe mai a fare.