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Giardini giapponesi: i migliori sono Okayama, Kanazawa, Mito

Ad Okayama, Kanazawa e Mito si trovano i tre giardini più belli di tutto il Giappone. Eccone la storia e la descrizione.

Elemento fondante della cultura Giapponese è sicuramente il giardino. È considerato dalla popolazione un luogo di pace per i sensi e di incontro armonico tra uomo e natura. È da sempre rappresentativo della cultura e religione più condivisa del Giappone, ovvero il buddismo. Ecco che i migliori giardini giapponesi diventano mete turistiche di locali e di esteri.
Come spesso accade a quasi tutti gli aspetti della cultura di un popolo, anche la tradizione e lo realizzazione del giardino giapponese ha subito cambiamenti ed influenze. Oggi, la cura e costruzione di questi luoghi, mira ad un benessere più estetico che spirituale. Si punta maggiormente alla qualità formale del giardino, mentre viene (quasi) meno la componente buddista.

Sono tre i migliori giardini giapponesi:

  1. Il Korakuen di Okayama. Completato nel 1700, il suo nome significa “giardino per godere i piaceri più tardi”. Ciò che lo caratterizza è la presenza di elementi botanici di tradizione giapponese congiunti a dettagli di innovazione e discontinuità. Infatti, ci sono i tradizionali ponticelli, lanterne in pietra, palcoscenico per spettacoli teatrali e padiglione per la cerimonia del tè. Ciò che lo allontana dagli altri giardini giapponesi è il fatto che sia costituito principalmente da erba, e non da muschio e ghiaia. Dall’interno è inoltre visibile il castello cittadino (Okayama-Jo).
  2. Il Kenrokuen di Kanazawa. Aperto al pubblico nel 1871. Letteralmente, “il giardino delle sei qualità”. Le sei qualità a cui sia riferimento sono quelle che determinavano la perfezione di un giardino cinese, durante la dinastia Sung. Queste sono: ubicazione appartata, ampiezza, artificiosità, corrispondenza agli antichi canoni estetici, vastità d’acqua e panorama visuale. Durante la primavera i 400 alberi di ciliegio creano uno spettacolo tutto rosa, in autunno gli aceri esplodono di rosso.
  3. Il kairakuen di Mito. Realizzato nel 1842 ed esteso circa 7 ettari. Il nome significa “giardino da apprezzare insieme alle genti”, perché fu aperto ad un pubblico di gente comune e non aristocratica. Ci sono migliaia di alberi di susine giapponesi, che fioriscono a fine inverno di rosa, rosso e marrone.