Tumore al seno: la dieta giusta dopo la diagnosi
Il tumore al seno è un cancro maligno che si sviluppa a partire dalle cellule della mammella; si definisce tale poiché le cellule, moltiplicandosi, invadono i tessuti circostanti o metastatizzano in aree distanti del corpo. In America una donna su 8 ne viene colpita.
Nessuno conosce le cause precise del tumore al seno, ma di fatto un trauma al seno, protesi estetiche, ago aspirati e biopsie non aumentano il rischio della patologia. Bisogna invece prestare attenzione alla comparsa di noduli mammari o ascellari, gonfiore al seno, irritazione della pelle o arrossamento del capezzolo.
Nel caso di pazienti affette da tale malattia, sotto accusa, tra gli alimenti che ne favoriscono la progressione, vi è il Latte ed i suoi derivati: burro, formaggi stagionati, gelato e budini. Gli estrogeni contenuti in questi alimenti rappresentano un alto fattore di rischio per le recidive poiché gli ormoni sessuali femminili sono sempre più presenti nel latte munto da vacche allevate in maniera intensiva; il consumo dell’alimento ricco di ormoni favorisce la mutazione dei geni oncosoppressori BRCA che risultano alterati nel carcinoma della mammella.
Il consiglio vale solo per le donne a cui è stata diagnosticata la malattia poiché nessun riscontro è stato trovato tra il consumo di latte e nuovi casi di insorgenza del tumore al seno. Fare comunque qualche rinuncia a tavola rientra nei comportamenti preventivi; in questo senso la Dieta Mediterranea resta il miglior antidoto.
Una dieta ricca di vegetali, cereali e legumi è legata ad un rischio più basso di “metabolic syndrome”. Bisogna dare maggiore importanza agli alimenti non raffinati e ridurre l’introito di zuccheri raffinati e grassi animali. Quest’ultimi rallentano l’azione dell’insulina e contribuiscono a tenere alta la glicemia. Ascoltate il Vostro Corpo.
Dott.ssa Barbara Cosimetti
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