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Il Ristorante La Madonnina del Pescatore.

Il Ristorante La Madonnina del Pescatore.

 

Da una parte c’è la sabbia che lascia il posto ai sassi, bianchi e rotondi, levigati dal mare; dall’altra si innalzano le dolci e sinuose colline marchigiane, al centro ecco la Madonnina del Pescatore, che deve il suo nome a una stele eretta dagli abitanti del luogo in segno di ringraziamento verso il mare.

Incastonato nella splendida cornice marchigiana La Madonnina del Pescatore, ristorante che guarda sul lungomare di Marzocca di Senigallia (AN), è un locale ai vertici della ristorazione italiana, premiato nell’edizione 2013 della celebre Guida ai Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso con le Tre Forchette, valutazione massima nella classifica.

 

 

 
 

Cedroni nasce ad Ancona nel 1964 ed approda al mondo della ristorazione nel 1984 quando apre il ristorante Madonnina del Pescatore. Dirige il ristorante per sei anni, poi, stanco di stare in sala, decide per puro caso di provare ai fornelli. Nel 1992 frequenta corsi di alta cucina, stage alla scuola di cioccolato Valrhona e soprattutto segue Ferran Adrià (definito da Le Monde “l’alchimista che rivoluziona l’arte culinaria” e dal The New York Times “il creatore della Nuova Nouvelle Cousine”) che gli apre nuove prospettive sulla preparazione e sulla decorazione dei piatti. Da questo incontro nasce la svolta di Cedroni.

Da allora, ha scritto diversi libri come Sushi & Susci, in cui introduce il concetto di susci interpretato in chiave mediterranea con condimenti e preparazioni che richiamano in particolare alla tradizione culinaria della sua regione.

Il regno del suo susci diventerà nel 2000 il “Clandestino” Susci Bar, a Portonovo. Nel 2003 inizia a produrre cibo gourmet nella sua “Officina” laboratorio, ed ora è venduto e distribuito in tutto il mondo; nello stesso anno apre la prima salumeria di pesce italiana chiamata “Anikò” nella città di Senigallia. Nel 2010 si unisce alla maison Moschino per creare una nuova versione urbana del suo bar susci a Milano, chiamato Clandestino.

Premiato anche da The Wall Street Journal tra i primi migliori dieci ristoranti europei di pesce, il ristorante, dall’architettura e dall’ambientazione che seguono i criteri dell’essenzialità, propone piatti insoliti che tengono sempre conto dei valori nutrizionali degli alimenti e, per quanto originali, hanno tutti in comune i ricordi, i sapori, i profumi e i cibi dell’infanzia del patron-chef Cedroni.

Le caratteristiche della sua cucina sono infatti la creatività e la fantasia, ispirata dai prodotti del mare, interpretati e accostati in maniera originale e inconsueta, evocando nelle sue scelte culinarie tecniche e sapori tipicamente marchigiani. Uno tra i suoi piatti più famosi è “la costoletta di rombo” ma anche la “bresaola di tonno”, gli “spaghetti psichedelici” o la “bufalina di spada” (nuova versione della pizza, a base di pesce) sono degni di nota.

Oggi il Ristorante La Madonnina del Pescatore può essere tranquillamente definito uno dei “santuari” dell’arte culinaria italiana.

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