Motorola Atrix

Che la qualità e la potenza di calcolo dei telefoni cellulari, negli ultimi anni, sia cresciuta sempre di più, sino a rivaleggiare con quella dei PC, non è un segreto per nessuno.
Da semplici dispositivi utili solo a parlare, gli smartphone sono ormai divenuti veri e propri concentrati di tecnologia, in grado di accompagnare il loro possessore in qualunque attività quotidiana, lavorativa e non.
In occasione del CES 2011, la più importante fiera dedicata all’elettronica di consumo del pianeta, conclusasi a Las Vegas qualche settimana fa, un modello in particolare ha destato l’attenzione del pubblico intervenuto, è stato sicuramente il Motorola Atrix, sia per le caratteristiche di tutto rispetto (sistema operativo Android, processore dual-core Tegra2, 1GB di RAM, 16GB di memoria interna, Firefox e Flash già installati) sia, soprattutto, per essere stato progettato in modo da combinare le doti di uno smartphone con la possibilità di un impiego più esteso, da vero e proprio computer portatile.
A permettere questo ‘camaleontico’ trasformismo, tutta una serie di docking station. Questi gadget li conosciamo già da tempo, dato che sono disponibili per la gran parte dei device, ma fino ad ora non erano altri che dei “piedistalli” con cui fissare il terminale tenendolo sotto carica e potendo anche trasferire file tramite la connessione USB.
Con l’Atrix, Motorola consente invece di servirsene come dei veri e propri tasselli evolutivi che permettono di trasformare il proprio dispositivo in qualcosa di diverso, a seconda delle esigenze.
Si vuole trasformare il terminale in un laptop? C’è un dock apposito. In televisore, navigatore GPS, sveglia? Idem.
Ma non solo. Bastano un mouse, una tastiera ed un televisore LCD, e l’Atrix è pronto a divenire persino un personal computer, ovunque ci si trovi.
Considerate le sue potenzialità ed il fatto che la sua commercializzazione in Europa è già stata annunciata, saranno in molti a farci un pensierino, nei prossimi mesi.