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L’ Isola di Pasqua e il mistero dei Moai al largo delle Coste del Cile

L’ Isola di Pasqua e il mistero dei Moai

L’ombelico del mondo al largo delle coste del Cile

L’ Isola di Pasqua, o come la chiamano i cileni la: “Isla mas isla del mundo”, cioè l’isola più isolata che c’è, è lontana più di 3000 chilometri dalle coste del Cile e più di 4000 da quelle della Polinesia Francese. Il beneficio mentale di questa lontananza dal resto del mondo si percepisce non appena si atterra all’aeroporto di Hanga Roa, una pista compresa tra le pendici di un vulcano, il mare e le palme.

Isola di Pasqua: l'ombelico del mondo al largo delle coste del Cile

Ma non è solo il relax l’unico vero motivo per visitare quest’isola.

La sua storia infatti, è correlata a quella degli sconvolgenti Moai e tutti i misteri che dalla notte dei tempi si portano dietro. Le grandi statue di pietra vulcanica grazie a cui l’isola è conosciuta nel mondo, esercitano un fascino magnetico, e ascoltare le tante teorie sulla loro nascita non fa che rendere più enigmatica e interessante la visita dei molti siti.

Isola di Pasqua: l'ombelico del mondo al largo delle coste del Cile

Qui gli affacci sul mare sono costituiti da scogliere nere di roccia vulcanica a picco sulle onde blu. In qualunque punto, puoi fermare la macchina e metterti a osservare il panorama, fare una passeggiata e magari incappare in qualche casetta primordiale. Da ogni punto della costa si ha una bellissima vista su un orizzonte.. che sembra infinito!

Isola di Pasqua: l'ombelico del mondo al largo delle coste del Cile

I due vulcani visitabili, Ranu Kao e Rano Raraku e la penisola di Poike esercitano un fascino primordiale. Nel cratere di Ranu Kao c’è una laguna le cui pareti sono interamente ricoperte di piante e fiori, oltre ad alcune specie di flora primordiale.

E le spiagge? Soltanto due: Anakena e Ovahe, ma un tuffo nell’oceano guardando i Moai è qualcosa di impagabile. Dal lato opposto del promontorio invece, dopo un percorso un pò accidentato nella scogliera nera di roccia vulcanica, si arriva al vero gioiellino balneare dell’isola: Ovahe: un minuscolo paradiso ai confini del mondo.

 

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