eXcellent Magazine

Collezione Cruise 2018 di Dior: il ritorno al passato

La Collezione Cruise 2018 di Dior rappresenta la perfetta congiunzione tra passato e innovazione.

Maria Grazia Chiuri, la prima direttrice creativa di una delle maison storiche di moda più importanti ed influenti del mondo, ha pensato ad una splendida atmosfera per la presentazione della Collezione Cruise 2018 di Dior. 

Innanzitutto, la location. L’Upper Las Virgenes Canyon Open Space Preserve, a Los Angeles. Un territorio suggestivo che si estende all’aria aperta per circa 3mila ettari. In passato è stato la dimora della tribù Chumash, poi set cinematografico di film del calibro di Via Col Vento. Insomma, è lo stesso spazio che un tempo era il “far west”.

La Chiuri, quindi, pensa ad una situazione molto diversa rispetto ai suoi concorrenti Chanel e Prada. La sua “rivoluzione” continua anche in ambito stilistico. Torna indietro, riprende le storiche radici e prende ispirazione dagli archivi della maison. In particolare, dalla Collezione Lascaux del 1951. La caverna di Lascaux, scoperta circa negli anni ’40 a sud della Francia, presentava pitture rupestri che le hanno aggiudicato il soprannome di “Cappella Sistina del Paleolitico”.

Questa linea rappresenta una donna selvaggia, primitiva. Per rappresentare questa atmosfera ancestrale, la Chiuri ha fatto allestire un accampamento primitivo-chic.

La Collezione Cruise 2018 di Dior si compone di gonne svasate con stampe di animali preistorici, gli stessi della caverna di Lascaux. Le pellicce sono intagliate di graffiti rupestri, e le frange appaiono praticamente ovunque. Le modelle portano sul capo i cappelli  delle O’Keeffe, un’artista e “sciamana contemporanea”.

La donna rappresentata è quella che sa mettersi in contatto con la natura, una selvaggia dei giorni nostri. Secondo Maria Grazia Chiuri nessuna donna deve permettere di essere definita da qualcun altro e nessuno può permettersi di impedirle di essere la primitiva/selvaggia che è. Inoltre, essendo una Collezione Cruise, gli abiti sono dedicati a tutte le culture ed etnie del mondo.