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Tributo all’architetto Zaha Hadid

Tributo a Zaha Hadid: la più grande archistar donna

Chanel Mobile Art Pavilion - Zaha Hadid Zaha Hadid è nata in Iraq il 31 ottobre 1950 e si è spenta il 31 marzo 2016 a Miami in Florida negli Stati Uniti: doveroso è un omaggio a questa pioniera dell’architettura moderna. Zaha Hadid studiò architettura presso l’Architectural Association (1972-1977), il suo primo edificio fu il “Centro per l’Arte Contemporanea Rosenthal” a Cincinnati negli Stati Uniti ed ottenne subito un grande favore di critica, nel 2004 fu la prima donna a ricevere il Pritzker (Premio Nobel per l’Architettura). Amata dai giornalisti e dai membri della propria professione, venne spesso descritta come una “diva”, la signora Hadid ha trovato solo recentemente clienti disposti a guardare oltre il suo carattere difficile, scontroso e provocatorio.

In un mondo ancora assai maschilista, in cui pochissime donne sono arrivate ai vertici, Zaha Hadid ha fatto della sua professione ragione di vita, rinunciando a famiglia ed affetti, per dedicarsi anima e corpo in ciò in cui credeva. Naturalizzata britannica, fondò il suo studio “Zaha Hadid Architects” a Londra, dove collaborava con ben 360 persone, 45° studio a livello mondiale.

I suoi edifici sono maestosi come la sua figura e caratterizzati da linee fluide, strutture allungate, prospettive multiple e geometrie frammentate, dovute alla sua consapevolezza della matematica di cui ha conseguito la seconda laurea. Trasparenze, materiali moderni ed innovativi, luci, curve ed archi. Un’architettura dell’acqua, in cui la continuità si percepisce come un filo conduttore, lo spazio non si interrompe, non vi è distinzione fra interno ed esterno, plasmando una nuova ed inaspettata dimensione. Le sue opere “parlano”, ed esprimono la forza del suo spirito e della sua volontà, in grado di realizzare progetti artistici, definiti dai più irrealizzabili. Nel 2010 il Time la incluse nell’elenco delle 100 personalità più influenti al mondo. Tra le sue opere più famose citiamo: Padiglione Music Video Gronigen (1990) Paesi Bassi, Padiglione per BluePrint Magazine (1995) Birmingham Regno Unito,
Mind Zone Millennium Dome (1999) Londra Regno Unito, Padiglione estivo per Serpentine Gallery (2000) Londra Regno Unito, Terminal intermodale Hoenheim-Nord (2001) Strasburgo Francia, Rosenthal Center for Contemporary Art (2003) Cincinnati Ohio Stati Uniti, BMW Central Building (2005) Lipsia Germania, Hotel Puerta America (2005) Madrid Spagna, Ampliamento dell’Ordrupgaard Museum (2005) Copenaghen Danimarca, Museo della Scienza Phaeno (2005) Wolfsburg Germania, Funicolare Hungerburgbahn (2007) Innsbruck Austria, Chanel Mobile Art Pavilion (2006–2008) (in tutto il mondo) Tokyo Hong Kong New York Londra Parigi Mosca, Ponte-Padiglione dell’Expo 2008 (2008) Saragozza Spagna, Burnham Pavillon (2009) Chicago Stati Uniti, Museo nazionale delle arti del XXI secolo (MAXXI) (2010) Roma Italia, Evelyn Grace Academy (2006–2010) Brixton Londra Regno Unito, Riverside Museum (2007–2010) Glasgow Scozia, Guangzhou Opera House (2010) Canton Cina, Torre CMA CGM (2004-2011), Marsiglia, Francia London Aquatics Centre (2007-2012) Londra Regno Unito, Centro culturale Heydar Aliyev (2007–2012) Baku Azerbaigian, Eli and Edythe Broad Art Museum (2010–2012), East Lansing Michigan USA, Dongdaemun Design Plaza and Park (2009-2014) Seul Corea del Sud.