L’intervista a Gian Maria Emendatori, titolare del ristorante Nona.
Riccione, terra di musica e divertimento, arricchisce ora le sue possibilità di svago con la nascita del Nona, un nuovo locale dedicato alla ristorazione.
Al timone Gian Maria Emendatori, ex proprietario di MEC 3, che ci spiega perché il Nona è molto più che un semplice ristornante..
Dalla MEC 3 alla ristorazione. Cosa ti ha spinto verso questa nuova direzione?
Sicuramente la voglia di fare qualcosa di diverso. Viaggiando in tutto il mondo per lavoro ho vissuto il ristorante sempre nell’ottica del cliente, per cui ho deciso di riassumere tutte le mie esperienze nel Nona.
“Nona” cosa significa? E’ nato prima il nome o il ristorante?
E’ nato prima il nome! Inizialmente avevo pensato a questa location come ad un investimento. Poi, per una serie di circostanze e coincidenze, ho deciso di partire con i lavori di realizzazione, inaugurando il Nona l’1 aprile 2015. Nona è l’acronimo di Not Only Not Always (non solo non sempre), perché questo locale proporrà sempre cose nuove, con piatti originali e fuori dal menù. Realizzeremo eventi, attività culturali e serate artistiche. Il payoff del locale riassume il tutto: EAT Art, DRINK Passion, TASTE Music. Il Nona è un contenitore di cibo, arte e musica, per cui la definizione di ristorante è riduttiva.
Per arredare Nona, ti sei ispirato ai tuoi viaggi?
Certamente si. L’arredo del locale è un mix di ricordi, souvenir, quadri e colori che ho acquistato durante i miei viaggi per il mondo. Compro ciò che mi piace e solo successivamente penso alla collocazione.
Parlaci della cucina, quali sono le vostre specialità?
La cucina rappresenta un “food core” di alto livello, dove puoi gustare dalla pizza al sushi, dal pesce di prima qualità alla carne, dai primi di pasta ai barbecues. Rispetto alla “griglia”, siamo l’unico locale che in spiaggia vanta una postazione barbecue così attrezzata, per realizzare sia carne che pesce. Il cliente ha la costante sensazione di cenare in maniera differente, perché il Nona ha 5 menù diversi, ognuno da gustare nel proprio ambiente.
Lo chef del Nona chi è?
Un amico di vecchia data, Antonio Palmisani. Un suo “diabolico” SMS è stato uno dei motivi che mi ha spinto a pensare seriamente ad aprire il locale e a partire per questa bella avventura.
Gli eventi del Nona per l’inverno?
Punteremo molto sulla musica dal vivo. Organizzeremo serate con scultori ed artisti che si esibiranno dal vivo. Promuoveremo attività culturali: presentazione di libri, lanci di prodotti, visite di altri chef . Il tutto affinché il cibo sposi l’arte.
La tua definizione di eccellenza.
Innovazione, esperienza e ricordo. Per creare un’eccellenza sono necessari tutti e tre i fattori. Rielaborare un’esperienza nel gusto significa conservarne il suo ricordo e di conseguenza tornare nuovamente a riviverla.
LA VIDEO INTERVISTA.
