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Mustique: luxury destination.

Mustique: luxury destination.

 

Meta glamour situata alla congiunzione di Mar dei Caraibi e Oceano Atlantico, Mustique è considerata, a ragione, un vero gioiello. La piccola isola privata al centro dell’arcipelago delle Grenadines, lunga 8 km e larga 2.5, ospita: un centinaio di ville, disponibili per affitto, firmate da architetti di grido tra cui, sui progetti più recenti, architetti del calibro di Mario Ferrari, o Paolo Piva, inserite in una vegetazione rigogliosa che sembra quasi creata ad arte; 9 splendide spiagge protette dalla barriera corallina; un boutique hotel, il Cotton House che dispone esclusivamente di 20 suites; un tennis club; una SPA e il Basil’s Bar, uno dei più celebri beach bar al mondo.

Il lusso e l’isolamento garantiti dal luogo hanno fatto di Mustique uno dei ritrovi d’eccellenza del jet set internazionale da Hugh Grant a Jennifer Lopez, da Kate Moss a Mick Jaggere e David Bowie, nonché di milionari ed imprenditori da Silvio Berlusconi, a Umberto Agnelli, a Leopoldo Pirelli (anche se nessuno confermerà mail la loro presenza). Di questa piccola isola privata Tommy Hilfiger ha dichiarato: “Per me il fascino di Mustique sta nelle sue contraddizioni. E ‘sofisticata ma naturale, una mete ideale”.

Acquistata nel 1958 da Colin Tennant, con l’intenzione di creare un luogo in cui i ricchi e famosi potessero allontanarsi da tutto, ora di proprietà di Mustique Company, costituita da azionisti e dai proprietari delle ville, l’isola e le sue abitazioni sono disponibili anche per l’Italia grazie a un accordo della società caraibica con Onirikos, operatore specializzato nell’ideazione ed organizzazione di viaggi di lusso altamente personalizzati, per la locazione, vendita ed eventuale edificazione di ville.

Tutte le ville in affitto sono di altissimo livello, offrono servizi di qualità, e sono seguite da uno staff attento e professionale. Ogni villa, alcune delle quali ben nascoste, in alto sui colli, racconta un modello architettonico e interior design distintivi, espressioni del gusto personale del proprietario. Si incontrano il fascino dello stile balinese, il gusto europeo delle costruzioni italiane o francesi, l’aria severa dello stile coloniale, il chiassoso e appariscente gioco di colori della maison caraibica e il design contemporaneo. Altre ville sono trionfi «kitsch». Come i colonnati di marmo della «Great House», copiata dai templi degli imperatori Mogul (il padrone, Serge Kauzoff, andò apposta in India); o la Rosa dei Venti, che ricalca invece un tempio etrusco; o «Carissa», finto castello francese del Seicento costato 8 milioni di euro, completo dei ritratti di vari imperatori e ancora «Terraces», presunta villa palladiana con statue di soldati greci.

L’isola caraibica è un vero gioiello tropicale: un clima splendido, una ricca fauna protetta e panorami mozzafiato centinaia di enormi conchiglie, aironi grigi e qualche tartaruga, insomma un vero e proprio paradiso terrestre.