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Tvzeb : l'edificio sperimentale ad energia zero

Tvzeb : l’edificio sperimentale ad energia zero

 
Tvzeb : l'edificio sperimentale ad energia zero realizzato nei boschi collinari di VicenzaDalla collaborazione tra lo studio di architettura Traverso-Vighy e il Dipartimento di Fisica Tecnica dell’Università di Padova è nato Tvzeb un edificio sperimentale a energia zero, inserito nei boschi a pochi chilometri dal centro di Vicenza e nuova sede dello studio di architettura.
Obiettivo del progetto è stato quello di inserirsi in modo poco invasivo nella natura e di assorbire da essa tutte le potenzialità visive e energetiche: Tvzeb sarà infatti totalmente mantenuto dalle energie territoriali (combustione del legno del bosco, energia solare, geotermia) che, coadiuvate dall’eccellenza tecnologica di alcune aziende partner, lo renderanno completamente autosufficiente, come prescritto dalla normativa europea (2010/31/EU), secondo la quale dal 2020 tutti i nuovi edifici pubblici dovranno essere a consumo di energia nullo.
L’edificio è stato disegnato e costruito in parti che sono smontabili e realizzate con materiali riciclati e riciclabili in base al concetto di reversibilità e di rispetto del territorio: alla fine della sua vita Tvzeb potrà essere smontato e il suo sito restituito al paesaggio che lo ha ospitato.
I materiali e le finiture esterne sono pensati per inserirsi con leggerezza nel territorio circostante mentre l’orientamento dell’edificio sfrutta il soleggiamento stagionale : Tvzeb ha la forma di un grande imbuto aperto a sud, in modo da massimizzare l’ingresso solare nei mesi invernali e per escludere completamente la radiazione diretta nei mesi estivi.
La luce naturale è veicolata dai rivestimenti interni in alluminio zigrinato in ottica di riduzione dei consumi di energia elettrica ed è integrata da un sistema di luce artificiale che emula in modo dinamico lo spettro della luce naturale esterna.
L’impianto fotovoltaico soddisfa su base annua il fabbisogno di energia elettrica di tutte le funzioni dell’edificio, mentre una pompa di calore geotermica regola la temperatura dei flussi d’aria e d’acqua sfruttando ancora una volta la vicinanza con il bosco e con la condizione microclimatica molto stabile del sottosuolo attraverso un canale eolico sotterraneo di 40 m. a 1,5 m di profondità.

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