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CASTIGLION DEL BOSCO

CASTIGLION DEL BOSCO.

Oltre il lusso, l’esclusività più spinta nel cuore delle colline senesi.

 

Castiglion del Bosco non è stato pensato per essere un Resort: è praticamente un club privato che attualmente concede l’accesso ai non soci. Fino al 2008 un team specializzato di architetti e artigiani si dedicò con passione al restauro della proprietà, cercando di preservare l’essenza della tradizione locale. Ci sono voluti anni per la ristrutturazione completa del borgo, portata avanti con attenzione maniacale per i dettagli, ma il risultato è stato senza dubbio eccellente.

Il vecchio borgo in pietra oggi ospita 23 suite ricavate dalle vecchie scuderie e dagli altri edifici abitativi, di dimensioni generose da 50 a 120 metri quadrati, tutte con giardino o terrazza privata.

Tutte le soluzioni sono state realizzate ad hoc da Hispano-Suiza, un’azienda di interior design di Firenze. Il risultato colpisce per la cura dell’arredo delle camere e l’attenzione per i dettagli: tessuti e mobili sono sempre diversi, camera per camera, il comune denominatore sono i colori rosso e verde che si trovano nella campagna circostante nelle diverse stagioni e tutte le camere sono dotate di connessione wi-fi ad alta velocità e di docking station.

Nella casa gentilizia principale oggi troviamo la library lounge, formata da cinque e grandi salotti, di cui quattro contigui a vista e uno separato con biblioteca, caminetto e tavoli da gioco: è la cigar-room, il salotto fumatori dei gentiluomini. Raggiungibile con una scala interna al piano di sotto della lounge il soffisticato ristorante “Campo del Drago” elegant restaurant per la sua cucina stagionale con un pizzico di creatività. Il nome deriva dal campo del Drago, il vigneto a sud della proprietà che produce il miglior Brunello. I pavimenti sono in pietra, i muri bianche, luce soffusa, candele dappertutto. Tra i piatti pappardelle al ragù di fagiano, filetto di chainina al brunello con patate novelle e funghi di stagione, fois gras con mele, cannella e cognac.

L’attiguo più piccolo edificio della canonica è diventato il ristorante toscano classico, qui viene servita una cucina toscana più solida: fritto di carciofi con fonduta al pecorino casarecci con carciofi sono solo alcune proposte.

Completano i servizi in edifici separati una palestra fitness attrezzata con ogni sorta di macchine, una infinity pool con lettini e servizio di bar ristorante a bordo piscina, il Golf Club a 18 buche che si stende su una superficie di 200 ettari, campi da tennis, cinque diversi sentieri per passeggiare a piedi o in mountain bike, un kids club, un eliporto e un orto a cliclo continuo a chilometri zero dove si coltivano 180 varietà tra verdure ed erbe aromatiche profumate servite poi a tavola.

Castiglione del Bosco: per pochi, anzi per pochissimi.

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